Crostata autunnale vegan
La crostata autunnale vegan è una variante alle solite crostate.
Un dolce per il quale ho una gran passione tanto che ne mangerei senza averne mai abbastanza.
CROSTATE E RICORDI D’INFANZIA
Forse anche perchè è il dolce che mi solletica ricordi della mia infanzia quando mia madre mi faceva indossare il grembiule in miniatura fatto apposta per me e mi dava pezzetti di frolla per dare libero sfogo alla mia creatività.
Sono proprio quei frammenti di memoria a risvegliare il fanciullino pascoliano che c’è in me quando mi dedico alle crostate.
Ogni volta inconsciamente le personalizzo addobbandole con decori che mi suggerisce l’inventiva in quel momento come facevamo da bambini.
Fiori, stelline sono alcuni esempi ma lo spettro delle possibilità nella mia mente è sconfinata.
CROSTATA AUTUNNALE VEGAN ED ESPERIMENTI CON LA BATATA
Oltre alla fantasia un altro fattore guida della mia cucina è la curiosità che mi fa lanciare in nuove sperimentazioni come in questo caso, ho scelto infatti di realizzare una crostata totalmente veg.
L’ispirazione è stato l’ingrediente principale la batata, meglio conosciuta come patata americana, il cui sapore è molto simile alla castagna un sapore quindi molto in mood autunnale.
Di solito la mangio semplice cotta al cartoccio in forno senza l’aggiunta di null’altro se non, talvolta, un filo di sciroppo d’acero, per il blog invece ho scelto di usarle per utilizzarla per il ripieno di questa crostata a cui ho dato un aspetto tipico della stagione decadente.
Se volete provare questa crostata autunnale vegan, ecco qui come farla..
2 ore + riposo | |
8 |
Ingredienti:
- 200 g di farina 00
- 30 g di zucchero di canna
- 100 g di margarina (o burro di soia)
- 1/2 bustina di zafferano
- 1 dl di acqua
- 1 kg di batate (patate dolci americane)
- 2 cucchiai di farina di tapioca
- 2 cucchiai di latte vegetale
- 2 cucchiaini di cannella
- 1 cucchiaino di noce moscata
- 1/2 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
- 1 pizzico di sale
- nocciole q.b. per decorare
Preparazione:
Per prima cosa preparate la frolla: mescolate in una ciotola farina, zucchero e un pizzico di sale aggiungete la margarina (o il burro di soia) ridotta in pezzetti ed iniziate ad impastare.
Sciogliete mezza bustina di zafferano in 1 dl di acqua poi versatelo nel composto ottenuto ed impastate sino ad ottenere un impasto omogeneo.
Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e lasciatela a riposare in frigorifero per 2 ore.
Nel frattempo pulite le patate americane tagliatele a tocchi conditele con un filo di olio, infornatele a 180°C per 30 minuti poi passatele allo schiacciapatate e lasciatele raffreddare.
Sciogliete 2 cucchiai di farina di tapioca in 2 cucchiai di latte vegetale e 12 dl (120 g) di sciroppo d’acero e mescolate, incorporate il liquido ottenuto nella purea di batata.
Aggiungete quindi le spezie (cannella, noce moscata, chiodi di garofano in polvere), mescolate accuratamente e tenete da parte.
Riprendete l’impasto nel frigo, asportatene un pezzetto per i decori, e tirate il restante con un mattarello dandogli una forma tendenzialmente* tonda e rivestiteci una teglia tonda per crostate da 24 cm.
Con l’altra quantità d’impasto ricavate 6 strisce lunghe e spesse 1 cm e delle foglie per decorare.
Con le strisce formate 2 trecce, fatele aderire sui bordi in un senso e nell’altro fino a ricoprirlo tutto facendo attenzione che i punti di congiunzione di esse siano perfettamente unite.
Ponete sul fondo dei pesi per la cottura in bianco (o dei legumi), lucidate i bordi con del latte vegetale e fate cuocere l’involucro di pasta in forno per 15 minuti a 175°C.
Estraete la teglia dal forno e lasciatela intiepidire poi versate all’interno la crema di batata e livellate con una spatola in silicone bagnata di acqua per ottenere un base liscia, inserite i decori di foglie che avete precedentemente realizzato.
Cuocete in forno per 15/20 minuti a 180°.
Una volta cotta completate la crostata con le nocciole.
Nota: L’avverbio “tendenzialmente” non è utilizzato in maniera casuale perchè l’impasto risulta elastico rispetto alla tipica frolla per cui potrebbe non tenere perfettamente la forma.
Credits Ricetta da un vecchio numero di Sale&Pepe
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