Blinis
I blinis è un antipasto di origine russa dove viene chiamato bliny (al singolare blin).
Sono focaccine lievitate di forma circolare irregolare, simili a pancakes ma di dimensione più piccola.
In genere si consumano caldi con salmone o arringa, crème fraîche (panna acida) o burro, caviale o uova di storione.
Il sapore è neutro, soprattutto se omettete il pizzico di sale, sicchè c’è anche chi li consuma in versione dolce accompagnati da confetture.
ORIGINE DEI BLINIS
Pare che la ricetta risalga all’epoca pre-cristiana e pagana.
Di fatti, secondo la tradizione si preparavano in occasione della festa della Masleniza, festività pagana di epoca pre-cristiana che celebrava l’arrivo della primaver.
I festeggiamento duravano una settimana e in questo periodo i blinis venivano preparati e consumati come piatto che rappresentava il sole, richiamandolo nella loro forma e nel colore, che rinasceva verso la fine dell’inverno.
Benchè siano conosciuti come tipici della cucina russa fanno parte anche della cucina Ucraina, Polacca, in tutta la zona dell’est Europa (dove si consumano in occasione della Pasqua ortodossa) e persino nel mondo ebraico dove figura come cibo da strada.
In Russia non mancano mai in occasione del natale ortodosso che cade il 7 gennaio ma l’apprezzamento di questa ricetta oltre i propri confini territoriali fa si che si trovino sulle tavole di tutto il mondo durante le festività natalizie.
Di recente pare si stiano diffondendo una variante denominata blinchiki (letteralmente piccoli blini) che non sono lievitati e che ricordano le crêpes in ragione del fatto che sono più sottili rispetto alla ricetta tradizionale.
Una curiosità letteraria è ma menzione del blinis in molti i Cechov.
LA RICETTA: FOOD TIPS & TRICKS
La ricetta è molto semplice ma per la preparazione c’è da tenere conto dell’impasto un tempo di lievitazione di circa un’ora da rispettare.
Ricordatevi di separare lìalbumi dal tuorlo, quest’ultimo va nell’impasto mentre l’albume si monta a neve e inserito nell’impasto una volta lievitato.
Questo passaggio consenti di avere il tipico effetto arioso di queste focaccine.
Tuttavia al riguardo tengo a precisare che qualora non consumate subito tenderanno a perdere un po’ lo spessore ma saranno buone lo stesso.
Per dargli una forma rotonda precisa ho provato ad usare un coppapasta ma l’esperimento è fallito pur imburrando il ring.
Vi consiglio quindi di versare l’impasto con un cucchiaio e accettare che le focaccine vengano anche di forma irregolare.
Una volta farcite e guarnite il difetto estetico risulterà minimizzato e poi a furia di farle ci prenderete la mano.
Io le ho accompagnate con la farcitura classica salmone e panna acida (crème fraîche) e l’ho guarnite con aneto e chicchi di melograno.
Ho scelto ques’ultimo al posto di caviale o uova di lompo non solo perchè è un frutto benaugurale, simbolo di abbondanza e prosperità, perfetto per capodanno ma perchè quella leggera punta di acidità compensa e attenua il sapore piuttosto grasso del salmone e della panna acida.
Se non trovate la panna acida potete farla seguendo le indicazioni che ho dato in questa ricetta.
Ma vediamo ora come fare questa ricette perfetta da proporre come apri pista del cenone di Capodanno come di tutte le festività natalizie.
Segnate la ricetta e provatela, il successo è garantito! ecco come farle..
Ingredienti:
- 200 g di salmone affumicato
- 100 g di panna acida
- 100 ml di latte
- 80 g di farina 00
- 50 ml di panna
- 8 g di lievito per torte salate
- 1 uovo (a temperatura ambiente)
- 1/4 di melograno
- un pizzico di sale
- aneto q.b.
Procedimento:
Per prima cosa separate il tuorlo dall’albume.
Doposichè sbattete il tuorlo d’uovo fino a farlo diventare chiaro.
Aggiungete poi il latte e la panna a filo mescolando costantemente con una frusta.
Inserite quindi la farina settacciata (inseritela mescolando costantemente con le fruste per evitare la formazione di grumi) il lievito e il pizzico di sale.
Lasciater riposare a temperatura ambiente per un’oretta coperto con la pellicola.
Trascorso il tempo di riposo, quando vedete che iniziano a formarsi delle bollicine, motate l’albume a neve e inseritelo nell’impasto poco alla volta, incorporandolo poco alla volta.
Fate attenzione a non sgonfiare l’albume, inseritelo quindi con movimenti delicati dal basso verso l’alto.
Scaldate una padella per crepe o antiaderente e ungetela con il burro.
Una volta sciolto il burro versate un mestolino d’impasto, quando la parte a contatto con la padella risulterà solidificata e i bordi risulteranno colorati giratela e fatela dorate sull’altro lato.
Una volta cotte farcite con panna acida pezzetti di salmone aneto e chicchi di melograna.
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