Nadalin l’antenato del pandoro
Nadalin è un lievitato dolce a base di burro, uova e farina, antenato del pandoro.
La somiglianza con il pandoro che consumiamo al giorno d’oggi durante le festività natalizie è sorprendente.
Il profumo che ha pervaso la mia cucina e il resto di casa ricordava proprio quello di una pasticceria.
Odore e sapore ricordano proprio il più celebre dei lievitati evoluzione del dolce che vi propongo io oggi.
Mi sono imbattuta nel Nadalin durante l’attività di ricerca a cui mi dedico con costanza alla scoperta di ricette dimenticate o poco conosciute da proporre sul mio blog.
Lo avevo inserito nella mia to do list ma da diversi anni ne rimandavo la realizzazione convinta che fosse difficoltoso realizzarlo.
TIPS SULLA RICETTA
La ricetta non è difficile da realizzare ma, in effetti, per ottenere un buon risultato c’è stato bisogno di operare qualche aggiustamento qua e là per trovare la quadra.
Non ci sono molte ricette in rete e quelle poche che ci sono non hanno corredi fotografici che aiutano a capire quale sia il risultato perfetto.
Ad esempio la ricetta che ho preso come riferimento è esteticamente più gradevole ma ricorda più un dolce da colazione che un lievitato.
La risultanza del composto ottenuto, infatti, era troppo liquido ma l’esperienza con i lievitati maturata durante il primo lockdown mi ha guidata negli aggiustamenti che mi hanno portato al buon risultato che oggi condivido qui sul blog.
In merito all’impasto ci tengo a precisare che quest’ultimo sarà molto umido e appiccicoso..
Per dargli la giusta struttura dovrete lavorarlo sul tavolo anche se (come me) vi siete avvalsi di una planetaria sbattendolo e piegandolo su se stesso più volte.
Ciò consentirà all’impasto di diventare più duttile e gli farà perdere parte dell’umidità che tuttavia deve permanere dato il tipo di dolce.
Per intenderci non diventerà un impasto tipo pizza ma più simile a quella del panettone.
Quanto ai tempi di lievitazione sono molto più agevoli rispetto al pandoro.
Di fatti ne sono richiesti due; uno più lungo per il lievitino e l’altro, più breve, per dare il tempo all’impasto di raddoppiare di volume prima di essere infornato.
ORIGINE DEL NADALIN
E dopo le informazioni “tecniche” sulla ricetta ora vi racconto qualcosa sulla sua storia e origine.
Pare che il Nadalin sia nato nel XIII secolo per festeggiare il primo natale della città veronese sotto la signoria della famiglia Scala, divenuti signori di Verona.
Si differenzia dal pandoro per essere meno burroso e più compatto rispetto al pandoro.
Anche la forma è diversa laddove il nadalin è a forma di stella e più basso del pandoro.
Molti veronesi lo preferisco alla sua evoluzione perchè più legato alla tradizione, di fatti è un prodotto di nicchia che nel 2012 ha persino ottenuto il riconoscimento De. C.O.
E dopo avervi raccontato la sua origine ora vediamo come prepararlo..
Ingredienti:
- 400 g di farina 00
- 150 g di farina manitoba
- 200 ml di latte intero
- 180 g di zucchero semolato
- 175 g di burro morbido
- 50 g di lievito di birra fresco
- 30 g di pinoli
- 20 g di zucchero a velo vanigliato
- 4 uuova
- baccello di vaniglia o 2 bustine di vanillina
- sale q.b.
Procedimento:
Per fare il nadalin iniziate facendo il lievitino.
Scaldate metà del latte (1 dl = 100 grammi) portandolo a una temperatura di circa 27° poi sbriciolatevi il lievito di birra fresco e mescolate con un cucchiaio di legno.
Aggiungete 200 grammi di farina, iniziate a mescolare poi aggiungete altri 100 ml di latte e mescolate velocemente ancora fino a quando tutti gli ingredienti non saranno ben amalgamati.
Coprite con un telo la ciotola e mettetela a lievitare per otto ore, in un luogo asciutto e al riparo da correnti d’aria.
In seguito radunate in una ciotola il burro morbido a pezzetti con lo zucchero, i semi di vaniglia o la vanillina, il pizzico di sale, e lavoratelo fino a farlo diventare cremoso.
Unite poi le uova, una alla volta, inserendo quello successivo solo quando il precedente sarà completamente assorbito nell’impasto.
Unite poi le due farine setacciate e il pre-impasto lievitato e mescolate fino a ottenere un impasto liscio, omogeneo ed elastico.
[Se non avete la planetaria potete fare la stessa cosa usando delle fruste elettriche].
Imburrate e infarinate uno stampo a stella (oppure usate uno stampo di carta a forma di stella da 25×21 cm) e versateci l’impasto fino a metà dell’altezza e cospargete la superficie di pinoli.
Coprite e fate lievitare fino a quando l’impasto non avrà raggiunto l’orlo dello stampo.
Fate cuocere il dolce, dopo averlo coperto con un foglio di stagnola senza che tocchi la superficie, in forno preriscaldato a 190° per 30 minuti.
Spegnete il forno e lasciate il nadalin all’interno per altri 10 minuti poi tiratelo fuori e lasciate raffreddare completamente prima di estrarlo dallo stampo.
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