Madre Roma
Madre Roma un locale poliedrico nella città eterna incentrato su food and drink.
Io vivo nella capitale, meta turistica fra le più ricercate, sicchè mi capita spesso di ricevere da chi mi segue, dai colleghi blogger di altre regioni o da conoscenti e amici, richieste di segnalazioni di posti in cui mangiare o bere a Roma.
Madre è senza dubbio fra quelli che consiglierei essendo adatto all’aperitivo, cena o dopocena.
MADRE UN LOCALE PER TUTTE LE ESIGENZE
Il locale nato da un progetto dell’imprenditore Renzo Valeriani e dell’architetto Danilo Maglio è molto suggestivo e ospitale.
All’interno un dehors che riproduce una sorta di giardino esotico con luci soffuse, piante discendenti dal soffitto e getti di acqua che scorrono dalla fontana a parete, nell’ambiente principale del ristorante situato nello storico rione Monti.
Madre ha aperto tre anni fa e in questo di arco tempo ne ho sentito parlare ricorrentemente, per tale motivo ero curiosa di provarlo.
Ad alimentare la mia curiosità il fatto che, nonostante sia aperto già da alcuni anni, il suo nome continui a circolare pur avendo superato la ventata di novità.
Il suo successo è probabilmente dovuto all’ambientazione eclettica e al fatto che abbracci diverse esigenze di un potenziale avventore.
Dall’aperitivo veloce, al pasto da ristorante, pizzeria gourmet, chevicheria come anche il dopocena, essendo dotato di uno spazio appositamente dedicato alla mixology spesso rallegrato da sottofondo musicale.
PERCHE’ IL NOME MADRE
Il ristorante Madre è ricavato da uno spazio del Luxus Hotel a 5 stelle con il quale costituisce un unicum ancorchè la gestione sia autonoma rispetto all’hotel.
Il motivo del nome madre è dovuto a tre diversi fattori; innanzitutto perchè il locale è ricavato da un ex convento di monache domenicane.
Ma la denominazione è legata nondimeno all’impiego del lievito madre utilizzato per le pizze gourmet e al legame vincolante con la Terra Madre, dato che gli ingredienti usati per la realizzazione delle portate sono bio e a chilometro zero.
UN MENU’ ISPIRATO AL SUD AMERICA E NON SOLO CON PRODOTTI ITALIANI
“Para compatir” (per condividere ndr) è la filosofia del locale, mangiare in compagnia come espressione di socialità, in quest’ottica lo chef Andrea Sacerdoti ha ideato piccoli piatti che possono essere condivisi.
Il menù di madre propone una selezione dei più famosi piatti sudamericani e spagnoli così tortillas, patanegra de Bellota 100% etichetta nera tagliato a mano, gambas all’ajillo, che si legano alla tradizione italiana.
Nel menù altri sfizi da accompagnare eventualmente a un drink come Pasta Madre, porzioni di pizza fritta a bastoncino, servita con le sue salse (io ho provato quelle all’amatriciana e cacio e pepe).
La particolarità è il ceviche, uno dei piatti forti del Ristorante, si tratta di un piatto di mare peruviano, a base di pesce fresco marinato a crudo in succo di agrumi con spezie ed erbe aromatiche fresche.
Essendo un main course lo troverete declinato in diverse variati: dal vegano (mango, manzana verde, sandìa, aguacate), a quello di pesce a base di gamberi (come quello che ho provato io), di tonno e misto ( pescado blanco, camaron, pulpo) o varietà di frutti di mare.
Altro piatto forte è la parilla una grigliata di carne o pesce cotto su una placca di sale marino e servito con salse gourmand: nel primo caso viene portata in tavola la carne mentre ancora cuoce sulla piastra rovente.
Se optate, invece, per la parilla di pesce la cottura avverrà su una placca ricoperta di un letto di sale.
I PIATTI DEL MENU’ CHE HO ASSAGGIATO
Ad aprire il menu degustazione della press dinner un classico della cucina romana rivisitato in chiave gourmet, una versione finger food del maritozzo con burrata e acciughe del Cantabrico.
Fra i “Tacos” ho provato quello di gamberi con misticanza e maionese di mare.
A seguire non poteva mancare il piatto forte del locale, ho optato per il “Chevice classico” a base di ombrina, limone, cipolla rossa e coriandolo.
Altro piatto molto interessante è stata la zuppa di astice con datterini e basilico che ho adocchiato subito quando mi hanno portato il menù, la scelta si è rivelata indivinata.
Mi hanno fatto provare anche la “parilla di manzo“(altro proposta di punta dello chef), piatto tipico argentino in cui la carne viene cotta su una sorta di brace e portata al centro del tavolo mentre termina la sua cottura.
Nel menù è presente una sezione dedicate alle pizze, tutte con almeno 48 ore di lievitazione, a temperatura controllata.
Fra tutte mi è stata proposta la Blanca, una focaccia con stracciatella e gambero rosso al pepe rosa, delicata ma molto gustosa.
Molto interessante anche il menù dei dolci dal quale ho assaggiato “non sono un raffaello“: un dolce a base di cocco, babà, ananas e menta, fresco e dal sentore esotico.
Se invece siete più tradizionalisti provate il “Terramisù“, una rivisitazione in chiave moderna di un classico della pasticceria italiana.
MIXOLOGY UNO SPAZIO ANCHE PER IL DOPOCENA
Per il dopocena potete scegliere l’area mixology, lasciatevi consigliare dal bar tender Simone Lancia, che accanto ai classici della lista occasionalmente potrà proporvi dei fuori menù.
Io per esempio ho assaggiato uno special cocktail chiamato “Giulia la monella” a base di cachaca, zucchero muscovado, lime, zenzero e purea di passion fruit che non era nella lista di base del locale.
Se optate per la formula apertivo a 18 euro insieme al cocktail degusterete una selezione di 4/5 tapas scelte dallo chef.
A voi la scelta della formula per provare questo locale, io un’idea ve l’ho data, se lo provate fatemi sapere la vostra.
RIFERIMENTI E ORARI DEL LOCALE
MADRE
Largo Angelicum, 1
00184 Roma
Tel: +39 06 6789046
Email: info@madreroma.com
Aperto tutti i giorni dalle 17:00 alle 02:00
Aperitivo dalle 18,30 alle 21,00 (euro 18,00)
Website : http://www.madreroma.com/
Se cercate altri locali dove mangiare a Roma (e non solo) cliccate nella parte in alto del blog la sezione “MANGIANDO VIAGGIANDO“.
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