Bristol Buja il benessere nei Colli Euganei
Archiviata definitivamente la stagione del mare e dei bagni all’aperto per chi è in cerca di relax da godere nelle stagioni più fredde una mini vacanza benessere in un centro termale potrebbe essere una valida idea, oggi quindi vi racconto del mio blog tour ad Abano Terme e del nuovo progetto del Bristol Buja, sedetevi comodi e concedetevi una lettura rilassata di questo post come si addice al tipo di luogo di cui vi sto per raccontare…
LASCIATI COCCOLARE DAL BENESSERE: BRISTOL BUJA ad ABANO TERME
Una vacanza al Bristol Bruja garantisce un relax a tutto tondo ovvero la salute in tavola, nelle Therme e nondimeno ambienti eleganti e accoglienti per offrire il massimo comfort ai propri ospiti, è così che sono stata coccolata per tre giorni in questo luogo di benessere durante i quali la proprietà ha ospitato blogger e giornalisti per presentare il nuovo progetto B.Well ovvero il Bristol Wellness Concept che sposa il principio “mens sana in corpore sano“, un’attenzione al benessere totalitaria che concepisce la cura del corpo anche attraverso un’alimentazione sana ma non priva di gusto.
IL MENU: quando mi hanno invitata la mia amica blogger Cristiana mi aveva disincentivata ad accettare l’invito dicendo che mi sarei trovata a “mangiare carote e verdure lesse per tre giorni”, dato che io tengo alla linea la prospettiva non mi spaventava affatto, anzi un po’ di rigore ho pensato mi avrebbe fatto bene, per cui sono partita senza pregiudizi e senza grandi aspettative, ho pensato che al massimo avrei beneficiato delle terme, ma una volta approcciata la tavola sono rimasta piacevolmente sorpresa dal nuovo menù proposto dal resident Chef Claudio Crivellaro e dalla sua brigata.
Mi sono imbattuta infatti in una proposta gastronomica si sana, nutrizionalmente equilibrata ma anche ricca di gusto nata dall’esperienza dello Chef Crivellaro in collaborazione con la d.ssa Maria Teresa Nardi (nutrizionista) e la supervisione del cardiologo dott. Gianfranco Bruja, da questa sinergia di competenze sono nati piatti a cui lo chef ha saputo dare un effetto prensile su gusto e olfatto e un aspetto visivamente appetibile.
Ogni menu è composto di quattro portate, dall’antipasto al dolce (quindi nessuna privazione), tutte realizzate con ingredienti selezionati, bio, di filiera corta “a chilometro buono”, lavorati con tecniche di cottura innovative come la bassa temperatura che consente di mantenere inalterati i principi nutritivi e prodotti home made come il pane fatto in casa realizzato con lievito madre e una gamma di prodotti da pasticceria.
All’interno della struttura tuttavia potrete scegliere fra due gustosi menu il Bristol tradizione, a base di piatti della cucina veneta e tipiche italiane, oppure il nuovo Bristol Wellness B.Well un pasto completo e bilanciato basato sui principi della dieta mediterranea ottimo come spunto per uno stile di vita sano: ne sono un esempio lo Sgombro in vasocottura con verdure in agrodolce e crema di carote allo zenzero (foto sopra) o i Fusilli “Molto bene” al ragout vegetariano su coulis di datterini e basilico (foto sottostante).
La brigata di cucina garantisce inoltre piatti senza glutine e senza lattosio per chi è soggetto a tali intolleranze.
L’AREA SPA: il concetto di benessere al Bristol Bruja è stato strutturato in maniera dantesca attraverso tre desinenze: Inferno, Purgatorio e Paradiso.
L’Inferno è un ambiente nuovo dotato di bagno di vapore, sauna finlandese, sauna mediterranea, cascata di ghiaccio e numerose docce emozionali e di reazione.
Nel Purgatorio troverete una nuova piscina ad acqua idrotermale con idromassaggio e salottino a latere con servizio tisane.
ll Paradiso è un’oasi di benessere, una stanza del sale in penombra con chaise longue e sottofondo musicale dove potersi rilassare dopo aver attraversato i precedenti passaggi.
LE THERME: il circuito delle Terme Euganee (Abano Terme, Montegrotto Terme, Battaglia Terme, Galzignano Terme) rappresenta la più grande stazione termale d’Europa specializzata in fango-balneo-terapia i cui benefici erano già noti ai tempi dei romani.
L’hotel Bristol Buja per garantire trattamenti sicuri ed efficaci ai propri ospiti si avvale di un equipe di operatori altamente qualificati presenti all’interno della struttura stessa. Prima di beneficiare dei trattamenti infatti ciascun ospite viene sottoposto ad una visita medica in seguito alla quale riceverà suggerimenti sui trattamenti consigliati.
Il fango termale è una commistione di argilla (prelevata dal lago Costa nel comune di Arquà Petrarca), acqua salso-bromo-iodica (proveniente dai monti Lessini) e di una componente biologica costituita dai sali minerali di cui si arricchisce l’acqua della Lessinia durante il suo percorso sino alle terme euganee (circa 80 km).
Il fango utilizzato viene chiamato “maturo” grazie ad un processo di maturazione in cui l’argilla viene immessa per 60 giorni in vasche termali le cui acque influenzano lo sviluppo di una comunità microbiotica che dà come risultato il fango dalle proprietà terapeudiche antinfiammatorie che oggi, grazie alla ricerca scientifica del Centro Studi Termali Pietro d’Abano, ha ottenuto il brevetto Europeo n.1571203.
Da tenere presente che il sistema Sanitario Nazionale consente di beneficiare di un ciclo di cure (fino a 12 fanghi + 12 bagni terapeutici o 12 inalazioni + 12 aerosol) con l’impegnativa dell’Asl, pagando solo il ticket salvo esenzioni.
Tutti elementi che acclarano il concetto di benessere garantito da un soggiorno presso il Bristol Bruja.
LUOGHI D’INTERESSE CULTURALE: COSA VEDERE NEI COLLI EUGANEI
Se decidete di programmare un week end da queste parti non fatevi sfuggire l’occasione di visitare le attrazioni artistico-culturali dei colli Euganei fra tante vi segnaloqueste: il giardino di Valsanzibio, Villa dei Vescovi, il Castello del Catajo, Arquà Petrarca indicato come il secondo tra i venti borghi più belli d’Italia, dove fra l’altro è possibile visitare la casa dell’omonimo scrittore-poeta.
Il giardino di Valsanzibio: un esempio di giardino barocco, è segnalato tra i più estesi giardini d’Epoca del mondo con i suoi 10 ettari di superficie suddivisi tra il labirinto di Bosso, la simbolica Grotta dell’Eremita, l’Isola dei Conigli e il Monumento al Tempo. A ispirare la simbologia di questo giardino allegorico all’architetto Luigi Bernini (fratello del più noto Gian Lorenzo Bernini) fu l’allora cardinale Gregorio Barbarigo che lo volle per tenere fede a un voto del padre. L’itinerario inizia dal Padiglione di Diana (dea preposta alla natura e agli animali selvaggi e ai prodigi) per percorre il Decumano e dopo aver costeggiato la Peschiera dei Fiumi e la Peschiera dei Venti (purificazione passiva) si giunge al centro del giardino dove inizia la purificazione attiva attraversando il labirinto nel quale sono presenti 7 trabocchetti, simbolo dei 7 vizi capitali, per ciascuno dei quali il visitatore dovrebbe chiedere il perdono per guadagnare la retta via, punto di arrivo è la Torretta rialzata dove riflettere su cosa fare nella vita buona e si conclude nella Grotta dell’Eremita a meditare su ciò che si è scoperto durante il percorso (conversione).
La villa dei Vescovi: un monumento rinascimentale con affaccio sui colli euganei oggi di proprietà del FAI e un tempo luogo di raduno per letterati e artisti. Fu progettata dall’architetto veronese Giovanni Maria Falconetto e la direzione dei lavori affidata al veneziano Alvise Cornaro, al suo interno si possono ammirare gli affreschi del pittore fiammingo Lambert Sustrise, un luogo ideale per ammirare l’aspetto paesaggistico che la circonda.
Castello del Catajo: monumento del XVI sec costruito per volere di Pio Enea I degli Obizzi sul progetto dell’architetto Andrea da Valle, con le sue 350 stanze, alcune delle quali ospitano affreschi di Giambattista Zelotti, è considerato la “Reggia dei Colli Euganei” ma in passato fu villa principesca, alloggio militare, cenacolo letterario e reggia imperiale.
Il nome mitologicamente viene collegato al Catai, la Cina visitata da Marco Polo nella realtà invece si riferisce Ca del Tajo ovvero “la tenuta del taglio” che tagliò a metà molti appezzamenti agricoli.
Spero di avervi dato molti spunti per un week end rilassante da trascorrere in questi luoghi.
Ringrazio il Bristol Bruja per l’ospitalità, Anna Maria Pellegrino per aver supervisionato e curato il tour e lo chef Claudio Crivellaro per il suo prezioso contributo.
“Viviamo tutti sotto il medesimo cielo ma non tutti abbiamo il medesimo orizzonte” (Konrad Adenauer).
Ecco il gruppo di colleghe con le quali ho condiviso questa piavecevole esperienza: da sinistra Tiziana Colombo (Nonna Paperina), Ramona Pizzano (Farina Lievito e Farina), Nunzia Bellomo (Miele di lavanda), Tamara Cinciripini (Perle e Ciambelle), Raffaella Fenoglio (Tre civette sul Como), Cristiana Curri (Le chicche di Cri), Ornella Buzzone (Fatto in casa è più buono), Elisa Di Rienzo (Il fior di Cappero), Lara Bianchini (la barchetta di carta di carta da zucchero), Daniela Boscariolo (Timo e Lenticchie), Roberta Zannaro (Gamberetta Rossa), Erica Zampieri (Sapori e Dissapori).
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