L’Officina 2.0 sapori dal mondo
New Opening per l’Officina 2.0., già Settemari, che dopo un cambio di gestione apre al pubblico con una nuova formula incentrata su un menu che spazia a 360° sulle cucine internazionali.
Il locale ha assunto una veste più informale e si presta a soddisfare le esigenze dei palati più curiosi che amano sperimentare i piatti tipici delle cucine dei diversi continenti molti dei quali sono stati qui rivisitati in chiave mediterranea e con vezzi fusion.
La peculiarità de L’Officina è quella di consentirvi un viaggio tra i sapori del mondo senza dover prendere aerei potendo scegliere fra diversi piatti internazionali come noodles, gyoza (ravioli giapponesi alla piastra), tempura, cheviche, gazpacho e molto altro.
Punto di forza del locale sono i ramen che è possibile gustare in ben quattro diverse varietà: in brodo vegetale con funghi shitaki e seitan, di carne verdure e pancetta croccante, in brodo con pesce verdure gamberone e naruto e ramen thai curry verde, cocco e gamberi.
Il locale è aperto anche a pranzo con una formula easy lunch che consente di comporre il proprio piatto self service scegliendo fra gli ingredienti della vetrina che variano ogni giorno: una base di riso (integrale, venere, basmati), orzo, farro, quinoa, cous cous da abbinare a carne, pesce e verdure.
Immancabile dal Giappone anche sushi e sashimi di cui ci rivela qualche trucco la giovane Chiara (solo 20 anni) che con le sue manine leste prepara a vista i piccoli bocconcini di riso, in un’amabile conversazione mi rivela infatti che il riso utilizzato è una qualità speciale proveniente da giappone ma oggi per lo più coltivato in California, il riso “calrose” , che per una buona cottura la quantità di riso e acqua deve essere la stessa, che una volta cotto il riso va subito spruzzato con una miscela di zucchero, aceto di riso e sale e prontamente mescolato per “lucidarlo”, che può essere conservato e utilizzato anche per i giorni successivi se messo in una ciotola ben coperto ma sia che ambiate a farlo in casa o meno vi consiglio di provare quello fatto da lei.
Fra i piatti più strutturati ideali per una cena vi menziono Tataki di tonno al sesamo con insalata di frutta, tajine di agnello caramellato alle prugne con cous cous e caponata alla menta, tofu nero con crema di piselli al basilico e patata viola croccante.
Ogni pasto potrà essere accompagnato di vini alla mescita che cambiano di giorno in giorno oltre ad una particolare selezione di etichette del Sud Africa fornite da Sabi, azienda che importa i vini del continente nero, fra i quali vi consiglio di provare il Sidro Cluver & Jack Cider, prodotto artigianale dai sapori naturali di mela.
L’Officina – via Giuseppe Avezzana 19/21 Roma – tel. 06.32111583
Orari: pranzo dalle 12.30 alle 15.30; aperitivo dalle 18.00 alle 21.00; cena dalle 18.30 alle 24.00 (cucina aperta fino alle 22.30)
Evento curato da Immagine&Social Media Cultivar Agency
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