Agrichef Festival 2024 vince la Campania

Agrichef Festival 2024 di Turismo Verde: sul podio la Campania con l‘ Agnello glassato alla mela annurca Igp.

La finale dell’evento itinerante promosso da Turismo Verde, l’Associazione agrituristica di Cia-Agricoltori Italiani, giunto alla sua IV edizione, si è tenuta a Roma presso l’istituto Alberghiero “Amerigo Vespucci”.

La manifestazione volta a valorizzare e perpetrare i piatti tipici della tradizione contadina ha visto mettersi in gioco sette regioni italiane.

Gli agriturismi approdati nel cuore dello stivale per gareggiare provenivano da: Veneto, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Campania.

Una gara senza nessuna smania di primeggiare ma un comune intento: dare voce alle loro piccole realtà agrituristiche dedite alla tradizione e alla salvaguardia delle tipicità territoriali.

PIATTI IN GARA ALL’AGRICHEF FESTIVAL 2024: PRIMA TRANCHE

Di seguito le ricette in gara e le materie prime tipiche della propria regione impiegate per valorizzate i piatti.

Il Veneto ha proposto il “Piciotondo”; una rivisitazione della Sopa Coada in versione agriaperitivo.

Un pane gluten free farcito con piccione cucinato a cottura lenta ed erbette di campo (bruscandolo, luppolo, germe di grano, foglie di tarassaco).

Realizzazione ad opera dell’Agriturismo Dal Moro Castelfranco Veneto (TV) con Istituto Alberghiero IPSSAR “Pellegrino Artusi” Recoaro Terme (VI).

“Il Percorso” è il piatto del Piemonte realizzato dall’Agriturismo La Vija DI Chieri (TO) in collaborazione con i ragazzi dell’Istituto Professionale Statale “G. Colombatto” Torino.

Cipolle farcite con tre diversi ripieni che hanno visto protagonisti prodotti tipici regionali quali: il carciofo astigiano del sorì, presidio Slow Food, la nocciola Tonda Gentile Langhe IGP e i grissini Rubatà tipica specialità della cucina piemontese.

La Toscana ha proposto una rivisitazione del Bordatino alla Livornese (ealizzato dall’Agriturismo 4 Lune (LI) con l’Istituto Professionale Alberghiero “Bettino Ricasoli” (SI).

Un piatto antico di origine marinara convertito nel tempo in versione terrestre, fatto con fagiolo rosso di Lucca, presidio slow food e cavolo nero.

SECONDA TRANCHE DEI PIATTI IN GARA

Sagne appezzate con ventricina è il piatto proposto dall’Abruzzo realizzato dall’agriturismo Il parco degli Ulivi in collaborazione con I’Istituto Alberghiero Crocetti Cerulli di Giulianova (TE).

Una pasta tagliata a rombi condita con sugo di pomodoro e ventricina.

La Liguria (Agriturismo la Cuccagna Rapallo e Istituto Alberghiero Nino Bergese – Genova) ha proposto un piatto coloratissimo di grande effetto visivo “Taglierini al verde papavero con masciamme”.

Pasta verde realizzata con il papavero rosalaccio e condita con mosciame di dentice, un filetto di pesce essiccato che potrebbe definirsi una sorta di bresaola di mare.

L’Emilia Romagna ha proposto la guancia di Bianca Modenese al Lambrusco (Agriturismo Mongiorgi “I Salici” Anzolla dell’Emilia BO – IIS Lazzaro Spallanzani-Castelfranco Emilia MO).

Piatto realizzato con la vacca bianca modenese e il lambrusco vino tipico del territorio.

La Campania (Azienda Agrituristica Torre Oriente – Torrecuso BN in collaborazione con le giovani leve dell’ Ipseoa Manlio Rossi-Doria Avellino) ha proposto l’agnello glassato alla melannurca IGP.

La carne è stata servita con Carciofo di Montoro, prodotto PAT, fritto con olio melella e servito con salsa al melograno e melannurca campana.

La presentazione visiva del piatto era indubbiamente la migliore fra tutti ma a determinare la vincita è stato il piatto nel suo complesso; la carne era morbida e il sapore abbinato alla mela affatto stucchevole.

Ad onor del vero sono stati diversi i piatti che mi hanno personalmente colpita, ciascuno aveva una peculiarità che ben interpretava le radici del territorio sia per la memoria storica delle ricette che per le peculiarità degli ingredienti regionali.

IL LEITMOTIV DELLA MANIFESTAZIONE

Ma qual’è lo scopo di questa manifestazione?

L’Agrichef Festival promuove occasioni di incontro tra cuochi contadini e studenti degli istituti alberghieri di tutta Italia, stimolando connessioni fra le due realtà allo scopo di perpetrare la cucina contadina regionale reinterpretandola con un’ottica innovativa.

Un percorso di confronto e scambio fra Agrichef che mettono a disposizione la loro esperienza e le giovani leve che approcciano da studenti il mondo della ristorazione.

In questo percorso didattico cucinare è solo uno dei parametri da coltivare e sviluppare.

Di fatti non meno importanti sono la conoscenza della tradizione, del patrimonio gastronomico territoriale, la capacità di abbinare le materie prime accendendo la creatività per valorizzarle al meglio.

Inoltre, allo scopo di tramandare i piatti della tradizione, è necessaria non solo la padronanza delle tecniche ma nondimeno il saper raccontare i piatti con competenza e appropriata capacità dialettica.

La manifestazione tende proprio a essere un catalizzatore in tal senso, stimolando gli Agrichef degli agriturismi Cia a mettersi in gioco con piatti rappresentativi della proprio tradizione regionale, reinterpretati secondo una visione personale con il supporto degli studenti degli Istituti alberghieri e, raccontandoli facendo leva sulla conoscenza della propria identità territoriale.

Tra i membri della giuria: Anna Maria De Palma (chef e titolare della scuola Tu Chef).

ALTRI ARTICOLI SULL’AGRICHEF FESTIVAL

Se vuoi sapere il vincitore dello scorso anno e i piatti della precedente edizione leggi l’articolo sulla finale 2023.

Per sapere di più invece dell’Agrichef festival Turismo Verde Cia leggi il mio articolo del 2019.

Autore: Serena Bringheli