Nociata Sabina
La nociata Sabina è un dolce tipico delle feste natalizie laziali fatto solo con due ingredienti: noci (o nocciole) e miele.
Così, dopo avervi portato in tour per tutta Italia, dalla Sicilia al Trentino e Friuli, con le mie ricette natalizie chiudo il cerchio con due ricette tradizionali della mia regione: il Lazio.
Non so voi ma la mia lista dei pretendenti all’assaggio è lunga.
Colleghi, compagni di fitness, il giornalaio che mi lascia da parte il giornale e l’inserto, il parrucchiere, il vicino di casa che mi prende i pacchi quando non sono in casa, alla fine scordo sempre qualcuno.
In casi simili questa ricetta vi salverà in exteremis perchè perfetta per fare regalini autoprodotti in poco tempo nel caso vi foste dimenticati qualcuno.
Per questo ho lasciato la pubblicazione di questa ricetta fra le ultime, proprio perchè disimpegnativa e ideale come regalo homemade last minute.
Quindi se avete in cuore qualcuno che meriti un vostro cadeaux natalizio ma avete esaurito le scorte della vostra produzione, questa ricetta fa per voi.
L’ORIGINE DELLA NOCIATA SABINA
La nociata sembrerebbe avere un’origine molto antica.
Pare infatti che già i romani avessero l’usanza di servire frutta secca tostata con zucchero che si univano diventando un tutt’uno, come fosse un biscotto.
In verità esistono due nomi ad indicare lo stesso dolce a seconda del tipo di frutta secca usata.
Nociata è la versione del dolce in cui sono presento le noci.
La nocchiata invece è quella fatta con le nocciole che in gergo romano si chiamano nocchie, da cui deriva il nome.
Quest’ultima è piuttosto diffusa dalle parti di Artena dove viene fatta in casa dalle massaie.
In ogni caso la tradizione dice che i due tipi di frutta secca non vanno mai mischiati.
C’è poi chi azzarda addirittura ad asserire che la nociata sia imparentata con la cubbaita (nelle versione con noci e/o mandorle).
Tuttavia a differenza della cubbaita, più dura per via dello zucchero presente nella ricetta, la nociata essendo fatta solo con miele è più morbida.
FOOD TIPS SULLA RICETTA
La ricetta è facile tuttavia ci sono dei piccoli accorgimenti da tenere presente nel realizzare questa ricetta.
Innanzitutto le noci vanno spezzettate perchè devono restare grossolane per restare incastrate nel miele.
Qualora tritate al mixer infatti assumerebbero una consistenza polverosa.
Il miele va cotto a fiamma moderata perchè a fiamma alta brucerebbe assumendo un sapore amaro.
Potete scegliere il miele che preferite, tuttavia quello di acacia o di fiori sono sicuramente i più indicati.
Essendo un dolce rustico di matrice contadina nocchie e noci dell’albero di famiglia se lo aveste sarebbero più indicate.
Se optate per la nociata scegliete la nocciola gentile romana DOP per garantire al massimo la tipicità regionale di questo dolce.
Non ci sono altre indicazioni particolari essendo talmente facile da poter essere fatta anche dai dilettanti in cucina..
Ingredienti:
- 150 g di miele (io Mielbio di Castagno Bio Rigoni di Asiago)
- 300 g di noci sgusciate
- olio q.b.
- foglie di alloro
Procedimento:
Per fare la nociata sabina per prima cosa versate il miele in un pentolino dal fondo spesso.
Mettetelo sul gas fino a quando non inizia a bollire.
Quando il miele bolle inserite le noci e mescolate costantemente per non farlo attaccare.
L’impasto deve risultare consistente.
Rimettete sul gas la pentola con miele e noci e fate cuocere a fiamma moderata per circa 20 minuti, mescolando spesso.
Prendete un foglio di carta forno e ungetelo con l’olio.
Quando il composto di miele e noci si sarà rappreso, versate l’impasto di noci sulla carta forno.
Poi con il dorso di un cucchiaio di legno unto di olio (per evitare che il miele si attacchi) lisciatelo e compattatelo.
Prima che il miele solidifichi completamente, stendete con il mattarello (unto anch’esso di olio) l’impasto.
Ricavate dei rettangoli dello spessore alto un centimetro.
Con lo stesso cucchiaio, oppure con un coltello, date uniformità ai bordi.
Quando sarà tiepido prendete un coltello a seghetta, ungetelo di olio, per tagliate la nociata.
Facendo un po’ di forza tagliate ricavando delle strisce larghe circa 4/5 cm
Il taglio deve essere fatto per obliquo per ricavare delle losanghe/ rombi.
Alloggiate ciascun rombo sopra una foglia di alloro oppure far due, per creare effetto sorpresa.
Conservare in un luogo asciutto.
Ricetta in collaborazione con Rigoni di Asiago
Credit ricetta di Rita chef
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