Bazzofia o zuppa dell’amore
Bazzofia è un piatto della tradizione gastronomica laziale, in particolare della provincia di Latina.
BAZZOFIA O ZUPPA DELL’AMORE
La bazzofia ha origine nella zona dell’Agro Pontino, specificatamente è dei paesi di Sezze e Priverno (nei pressi dei Monti Lepini) che se ne contendono la paternità.
In particolare a Sezze la chiamano anche “zuppa dell’amore“, poiché secondo un’antica credenza avrebbe poteri afrodisiaci.
Pare, infatti, che questo piatto fosse talmente corroborante da far dimenticare ai mariti le fatiche della terra, dopo una giornata spesa a lavorare nei campi.
Ridava loro nuove energie da investire nel talamo coniugale.
BAZZOFIA: LA ZUPPA DI PRIMAVERA
Si tratta di una zuppa di verdure fatta con gli ultimi carciofi di stagione, le prime fave, i piselli novelli alle quali si aggiungono lattuga romana e bieta.
A ben vedere sono tutte verdure del periodo di aprile-maggio, per tale motivo è considerata un piatto della stagione primaverile.
In verità nasce come piatto di recupero per riciclare il pane raffermo.
Quest’ultimo inzuppato nel brodo di verdure, infatti, torna a eleggersi a cibo gustoso e saporito.
A rendere più gustoso il piatto uova in camicia cotte nel brodo di verdure e una generosa spolverata di pecorino romano.
La versione meno romanzata ne attribuisce l’origine al medioevo come zuppa energetica servita ai pellegrini nelle mense dei conventi.
Serviva a rifocillarli dalle fatiche del lungo viaggio e a dargli nuova energia per proseguirlo.
SPECIFICHE SULLA RICETTA
La bazzofia ricorda un’altra famosa zuppa tipica del Lazio, la vignarola romana, avendo con essa in comune carciofi, fave e piselli.
La peculiarità di questa ricetta è la cottura lenta.
Le verdure infatti devono cuocere a fuoco dolce e a lungo.
Alcune versioni non prevedono la bieta ma soltanto la lattuga in quantità maggiore.
Come tutte le ricette della tradizione subisco varianti ma la matrice base della ricetta è per lo più la medesima.
E’ un piatto casalingo, tuttavia presente nel menù di un paio di ristoranti dell’Agro Pontino (fra cui il Ristorante Nane Pontina).
Vi consiglio di provarla perché è un trionfo di sapori di primavera che vi lascerà soddisfatti.
In questo periodo poi in cui il caldo si alterna a giornate fredde e piovose è quanto più mai gradita.
Ecco come farla..
Ingredienti per due/tre persone:
- 300 g di piselli
- 150 g di fave
- 6 fette di pane raffermo
- 4 uova
- 4 foglie di lattuga romana
- 3 carciofi
- 3 grosse foglie di bieta (con tutte le coste)
- 3 cucchiai di pecorino grattugiato
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 1,5 dl di acqua bollente
- 1 cipolla
- 1 limone
- sale q.b.
Preparazione:
Per prima cosa lavate le foglie di lattuga sotto acqua corrente.
Dopodiché tamponatele con della carta assorbente e tagliatele a listarelle.
Fate altrettanto con le foglie di bieta.
Pulite i carciofi sfrondando le foglie più esterne poi tagliateli a spicchi e tuffateli in acqua acidulata.
Sgranate le fave e i piselli e tenete entrambi i legumi da parte.
Tritate la cipolla e fatela sudare in due cucchiai di olio extravergine di oliva.
Unite carciofi, fave, piselli, lattuga, bieta, salate e fate insaporire un minuto.
Ricoprite con 1,5 dl di acqua bollente e lasciate cuocere a fuoco basso fino a quando tutte le verdure saranno ben cotte coperte con un coperchio.
Ci vorrà circa mezz’ora.
Sgusciate le uova e cuocetele in camicia nel brodo.
Servite la bazzofia con delle fette di pane servite a lato del piatto e una generosa spolverata di parmigiano sull’uovo e sulle verdure.
Fate riposare qualche minuto prima di servire, dopo aver spolverizzato il pecorino nel piatto.
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