Caprese al bicchiere con gelèe di pomodoro
La caprese al bicchiere con gelèe di pomodoro è una rivisitazione di un classico della cucina italiana.
CON I FORNELLI A FOLLE
Il mio blog non è andato in vacanza fatta eccezione per una settimana in cui ho sostituito ricette con articoli per la mia rubrica “Mangiando Viaggiando” dove vi racconto dei posti meritevoli in cui sono stata a mangiare.
Ma devo ammettere che questo ultimo periodo sono stata un po’ con i “fornelli a folle” come dico io e con il forno in ferie.
Il mio orientamento è stato verso ricette semplici fresche e disimpegnate.
Ho cucinato per il semplice piacere di cucinare e per soddisfare la necessità routinaria quotidiana.
Ora però sono già sintonizzata verso la ripresa, una serie di ricette “cuscinetto” per accompagnare l’uscita di scena dell’estate e accogliere la nuova stagione.
CAPRESE AL BICCHIERE CON GELÈE DI POMODORO
La caprese al bicchiere con gelatina di pomodoro non è proprio una ricetta disimpeganata nonostante ciò è abbastanza semplice e alla portata di chi si vuol cimentare in cucina con qualcosa di nuovo.
Quella che vi propongo è una rivisitazione di un classico della cucina italiana: la caprese.
In chiave finger food è più moderna pur mantenendo tutti gli ingredienti e i colori tipici della versione classica.
Una base di stracciata (stracciatella) di bufala, una copertura di pomodoro datterino in consistenza gelatinosa ottenuta con l’agar agar (o colla di pesce) e foglie di basilico.
Bianco, rosso e verde i colori della bandiera italiana sono invariati rispetto alla ricetta originale.
PERCHE’ SI CHIAMA CAPRESE
Ma perchè questo antipasto si chiama caprese!?
Il nome deriva dalla terra in cui ha avuto origine: l’isola di Capri.
Secondo l’ipotesi più accreditata pare sia stato un muratore con spirito patriottico che volle ideare un panino con i colori della bandiera italiana.
Tuttavia esiste anche un’altra tesi che collocherebbe la nascita della caprese negli anni ’20.
Si dice infatti che la ricetta fece la sua prima comparsa in una cena futurista che si tenne nello storico hotel Quisisana di Capri, organizzata da Marinetti fondatore di questo movimento storico culturale.
Il piatto nacque con l’intento di stupire il poeta portando in tavola un piatto diverso dalla pasta che egli vituperava definendola “passatista di pesantezza”.
TIPS SULLA RICETTA DELLA CAPRESE AL BICCHIERE CON GELÈE DI POMODORO
Per realizzare il gelèe ho utilizzato l’agar agar un addensante derivato da alghe.
Ormai si trova abbastanza agevolmente nei negozi bio e nei grandi supermercati.
Se non trovate l’agar agar potete utilizzare la colla che di pesce dopo averla messa prima in ammollo in acqua fredda per almeno 10 minuti.
Se siete dei neofiti in cucina, potete semplificare al massimo la ricetta sostituendo il gelèe di pomodoro con una dadolata di pomodorini tagliati e conditi con olio, sale e pepe se lo gradite.
Componete comunque la caprese nel bicchiere a strati di stracciatella e pomodorini e completate con basilico.
Dopo avervi dato le alternative, vediamo ora come fare la caprese al bicchiere con gelèe di pomodoro.
Ingredienti per 2/3 verrine:
- 300 g di pomodorini datterino
- 250 g di stracciatella (o mozzarella di bufala)
- 15 ml di olio extravergine di oliva
- 4 g di agar agar (oppure 6 fogli di colla di pesce)
- 1 g di sale q.b
- foglie di basilico
Preparazione:
Sbollentate i pomodorini datterino per 30 secondi in acqua bollente.
Prelevateli con una schiumarola a ragno e tuffateli subito in una ciotola con acqua e ghiaccio.
In questo modo sarà più agevole privarli della buccia.
Una volta spellati, tagliateli in due e privateli dei semi.
Frullate la polpa con un minipimer dopo averli salati (in alternativa potete passarli con il passaverdure) e aggiunto un cucchiaio di olio.
Il risultato deve essere una purea liscia (se necessario passatela anche con un colino).
Raccogliete la salsa di pomodoro in un pentolino, scaldatela sul fuoco quindi versatevi l’agar agar, mescolate e fate sobbollire per 6-10 minuti.
E’ importante che il liquido non arrivi a bollore, sicchè è consigliato scaldare il liquido a fiamma media e non alta, mescolando costantemente.
Nel frattempo distribuite la stracciatella sul fondo di un bicchiere o una coppetta, dopo averla precedemente pressata con un cucchiaio in un colino per fargli perdere un po’ di siero e renderla più compatta.
Se usate invece la mozzarella di bufala frullatela con un po’ del suo siero con il minipimer oppure tagliatela a pezzettini.
Versate la purea di pomodoro sulla stracciatella (o sulla mozzarella) compattandola con il dorso di un cucchiaio oppure sbattete sul tavolo il contenitore affinchè si distribuisca omogeneamente.
Mettete le monoporzioni in frigorifero a solidificare per un paio di ore.
Prelevatele proco prima di servirle, decorate con foglie di basilico fresco e portate in tavola.
Si conservano in frigorifero per un paio di giorni coperte con la pellicola.
TI E’ PIACIUTA L’IDEA DELLA GELATINA DI ORTAGGI?
Se l’idea di realizzare ricetta con gelatina di ortaggi ti piace prova anche il pollo in gelatina di peperoni, rivisitazione di un classico della cucina romana.
Interessante è anche la versione di gelatina alla frutta come la cheesecake apicocca realizzata con gelatina di albicocca.
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