Caponata siciliana – ricetta di nonna
Caponata siciliana un altro piatto di famiglia che mi ricorda la mia origine sicula da parte paterna.
LA RICETTA DELLA MIA FAMIGLIA
Chissà come mai abbiamo la tendenza a non pubblicare sul blog le ricette che mangiamo più spesso in famiglia..
Forse perché cucinandole ricorrentemente nel nostro ordinario le diamo per scontate come se tutti le sapessero fare!?
Ho pochi ricordi di mia nonna paterna perchè è venuta a mancare quando ero ancora piccola ma fisicamente la ricordo abbastanza bene..
In particolare ricordo che mi preparava la caponata sapendo che a me piaceva molto ed ancora oggi è un piatto che cucino e consumo volentieri.
La caponata in Sicilia è una ricetta legata alla tradizione di famiglia, ognuno infatti la prepara con varianti in base al proprio gusto e ai retaggi ereditari. Pare che ufficialmente ne che ne esistano 37 varianti!
C’è chi aggiunge i peperoni, chi omette i pinoli e l’uvetta, e poi le melanzane: vanno fritte. e no?
La ricetta riportata nei taccuini di cucina le vuole prima fritte e poi cucinate insieme a tutti gli altri ingredienti.
In casa mia, invece, preferiamo cucinarle a crudo insieme a tutti gli altri ingredienti perchè più leggera.
Inoltre con questo metodo le melanzane assorbano meglio i sapori degli altri ingredienti non essendo ricoperte della patina del fritto.
Immancabile nella mia ricetta pinoli e uvetta che fanno da complemento al sopore agrodolce della ricetta e tanto basilico laddove altri invece utilizzano il basilico.
SULL’ORIGINE E DENOMINAZIONE DELLA CAPONATA SICILIANA
Originariamente la caponata, (capunata in siciliano), nasce come ricetta di pesce.
Era un piatto unico a base di lampughe, in dialetto chiamate caponi, da cui deriverebbe il nome.
Fu poi convertito nella versione vegetariana dai meno abbienti che, non avendo la possibilità di mangiare pesce, alimento costoso che potevano permettersi soltanto i nobili, sostituirono con le melanzane.
Secondo un’altra teoria invece il nome rievocherebbe le antiche osterie di mare chiamate caupone (termine latino), che proponevano agli avventori la caponata come pasto tipico del marinaio.
C’è infine chi riconduce il nome al termine greco “capto” che vuol dire tagliare, giacché tutte le verdure utilizzate per fare la caponata sono tagliate a pezzetti.
Origine e storia a parte , la caponata siciliana è un piatto che merita senz’altro di essere provato, ecco a voi la mia ricetta di famiglia ..
Ingredienti per 2 persone:
- 500 g di melanzane
- 200 g di pomodori (io pachino)
- 250 g di cuori di sedano
- 50 g di olive verdi (siciliane)
- 25 g di capperi (siciliani) sotto sale
- 1 cipolla bianca
- 1/2 cucchiaio di concentrato di pomodoro
- 1/2 bicchiere di aceto di vino bianco
- 1/2 cucchiaio di zucchero
- 40 g di pinoli
- 25 g di uvetta
- 7/8 foglie di basilico
- 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
Preparazione:
Per fare la caponata per prima cosa lavate, asciugate le melanzane, privatele del gambo e tagliatele a tocchetti.
Raccogliete le melanzane tagliate in un colapasta, salatele con sale grosso lasciatele spurgare per almeno un ora con una pentola di acqua colma sopra, in modo da fargli perdere tutta l’acqua di vegetazione amarognola.
Trascorso il tempo sciacquatele e tamponatele con della e carta assorbente.
Sbollentate per pochi minuti i pomodorini poi tuffateli subito in una ciotola con acqua fredda e ghiaccio.
Tagliate i pomodorini in due, privateli dei semi e teneteli da parte.
In una padella grande fate dorare la cipolla precedentemente affettata con in olio caldo.
Inserite quindi il sedano tagliato a cubetti, olive, capperi, uvetta, pinoli e lasciate insaporire.
Aggiungete le melanzane tagliate a cubetti e fatele cuocere per alcuni minuti.
Unite infine i pomodori e il concentrato di pomodoro e lasciate cuocere a fuoco medio per 7/8 minuti.
Sciogliete lo zucchero nell’aceto e versatelo nel sugo mescolando per amalgamarlo con tutti gli ingredienti.
Fate cuocere una decina di minuti, fino a quando l’aceto non sarà evaporato.
Assaggiate, regolate di sale se necessario, aggiungete metà delle foglie di basilico e cuocete ancora un minuto mescolando di tanto in tanto.
Spegnete, unite il restante basilico e lasciate riposare.
La caponata si gusta fredda a temperatura ambiente, meglio se il giorno dopo, per dare tempo a tutti gli ingredienti di rilasciare i propri sapori.
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