Arancini di carnevale
Gli arancini di carnevale per festeggiare il commiato dalla festività più trasgressiva dell’anno.
PROVENIENZA REGIONALE DEGLI ARANCINI
Gli arancini di carnevale sono un dolce tipico delle Marche, in particolare dell’anconetano.
Insieme agli scruccafussi sono uno dei pochi dolci tipici marchigiani dedicati al Carnevale.
E’ per lo più in questo periodo infatti che si trovano nei forni marchigiani.
NOMEN OMEN: ARANCINI
Gli arancini di carnevale prendono il nome dalla prerogativa di mettere uno strato di scorza di arancia grattugiata mescolata allo zucchero semolato sull’impasto prima di arrotolarlo; da qui, nomen omen, la denominazione di arancini.
Il nome cambia invece in limoncini nella variante in cui viene usato il limone al posto dell’arancia
Nella zona della Valle del Metauro, invece, le stesse frittelle assumano burlescamente il nome di “fichette” (non ho trovato alcuna spiegazione esplicativa sul motivo di questo nome..).
LA RICETTA DEGLI ARANCINI DI CARNEVALE
Gli arancini di carnevale si ottengono da un impasto lievitato arrotolato su se stesso che una volta tagliato e fritto assume definitivamente la forma di spirale.
La loro peculiarità è questo profumo intenso e il retrogusto di agrume che ne fa un dolce particolare, a mio avviso fra i più buoni che abbia mai fatto..
La ricetta fra l’altro è semplicissima da fare, ancor più utilizzando lievito di birra disidratato al posto di quello fresco.
Ingredienti:
- 300 g di farina 00
- 20 ml olio di semi di girasole
- 1 uovo
- 30 g zucchero semolato
- 100 ml di latte vaccino
- 9 g di lievito di birra disidratato
Ingredienti per la farcia:
- 130 g di zucchero
- zeste di 2 arance bio
Preparazione:
Setacciamo in una ciotola la farina con il lievito disidratato.
In un’altra ciotola sgusciate le uova, aggiungete l’olio e iniziate a sbattere.
Stiepidite il latte a aggiungetelo alle uova a filo poco alla volta, mescolando continuamente.
Incorporate la farina setacciata con il lievito poco alla volta al composto liquido, mescolate fino a quando non sarà diventato sodo.
Riversiate l’impasto su un tavolo di lavoro infarinato e continuate a impastate fino a quando non avrete ottenuto un impasto liscio e omogeneo.
Mettete la pasta ottenuta in una ciotola pulita, coprite con la pellicola e lasciate lievitare per mezz’ora.
Nel frattempo grattugiate con uno zester la buccia delle arance bio cercando di non arrivare all’albedo.
Unite la scorza di arancio allo zucchero e mescolate con cura.
Riprendete l’impasto, stendetelo a uno spessore di 4 mm dandogli la forma rettangolare.
Cospargete l’impasto che avete steso con lo zucchero agrumato, lasciando uno spazio di due dita lungo tutto il perimetro.
Bagnate con dell’acqua il bordo, arrotolate il rettangolo poi tagliatelo a fette spesse 1 cm.
Scaldate l’olio fino a 170°, quando arriva a temperatura immergetevi gli arancini e pochi alla volta e fate cuocere girandoli appena vedete che la parte a contatto con l’olio risulterà dorata.
Mentre li cuocete abbiate cura di eliminare i residui di zucchero che staccandosi dagli arancini galleggeranno nell’olio.
Scolate gli arancini con un mestolo ragno poi adagiateli su della carta paglia per farli perdere l’olio in eccesso.
Mi raccomando di NON utilizzare carta assorbente perchè lo zucchero presente negli arancino in cottura fonde diventando appiccicoso sicchè si attaccherebbe alla carta assorbente.
Se non trovate la carta paglia metteteli direttamente su un vassoio.
Consumateli tiepidi e comunque in giornata fintanto che sono ancora croccanti.
Se vi piacciono i dolci con la frutta provate anche le fritole nella mia versione con giuggiole, dolci tipici del carnevale veneziano.
Per la ricetta mi sono ispirata a lei.
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