Rafanata lucana
La rafanata lucana è una ricetta lucana tipica del carnevale.
Benchè il carnevale sia considerato la sagra dei dolci e del fritto, in verità studiando ho scoperto che a questo periodo appartengono anche diverse ricette salate e la rafanata è una di queste.
DARE VOCE ALLE RICETTE DIMENTICATE
Dare voce alle ricette dimenticate è il mio concept di food, nel mio modo di vedere la cucina è una forma di espressione culturale del nostro paese che a me piace raccontare.
Quando faccio le mie ricerche e mi imbatto in alcuni piatti poco conosciuti mi entusiasmo e mi butto nella sperimentazione con grande slancio sospinta dalla curiosità di ritrovare sapori dimenticati.
Sono le ricette che raccontano una storia quelle che più di tutte catturano la mia attenzione e che diventano poi materiale per lo story telling che trovate sul mio blog.
La rafanata lucana è proprio uno di quei piatti dimenticati che esprimono la territorialità e la tipicità dei luoghi in cui viene fatta.
COME HO CONOSCIUTO LA RICETTA
Ho appreso di questo ricetta di recente durante un food tour a Matera dove sono stata invitata per fare da giudice in un concorso di cucina fra agrichef di cui vi racconterò a breve.
Con la titolare del B&B Limen dove ho alloggiato abbiamo parlato di piatti tipici del posto e mi ha menzionato questa ricetta che sua nonna le preparava quando era piccola durante il periodo di carnevale.
Ho appreso così che è un prodotto PAT coltivato nell’area del Vulture, e che viene anche chiamato “tartufo dei poveri” essendo un ingrediente contadino.
LA RAFANATA UN PIATTO DI CARNEVALE
La rafananta è il piatto del carnevale in Basilicata (in particolare di Matera e del potentino) dove si prepara da Sant’Antonio Abate (17 gennaio), giorno in cui con i campanacci si viene introdotto il periodo carnevalesco, e fino al martedì Grasso.
Il rafano è una radice aromatica piuttosto piccante, che matura in genere in gennaio-febbraio e viene utilizzata in cucina durante il periodo in cui si festeggia il Carnevale in Basilicata.
E’ una radice fortemente balsamica e pungente che contiene un olio che le conferisce il suo caratteristico sapore piccante e un aroma particolarmente acre che ricorda quello della senape.
LA RICETTA
Il nome della ricetta “rafanata”, com’è desumibile, prende il nome dal rafano rusticano ingrediente principe della ricetta.
La rafanata rusticana è un piatto povero che si preparava con uova, formaggio pecorino (in origine si usava il “Canestrato di Moliterno”) e rafano, a cui qualcuno aggiungeva salsiccia o patate.
Si cucinava in un tegamino di terracotta messo a cuocere sulla brace nel camino, in alternativa oggigiorno viene cotto al forno.
La ricetta proviene da qui, io l’ho provata, mi è piaciuta e per questo ho deciso di riproporvela.
Ingredienti:
- 3 uova
- 2 patate piccole
- 2 fette di pane raffermo (non duro)
- 50 g di radice di rafano grattugiata
- 30 g di pecorino grattugiato
- sale q.b.
- strutto per ungere la teglia
Preparazione:
Lessate le patate, sbucciatele, schiacciatele con lo schiacciapatate salatele e raccoglietele in una ciotola.
Grattugiate il rafano con una grattugia e tenetelo da parte.
Tagliate il pane a pezzetti piccolo (se troppo duro inumiditelo con un po’ di latte).
Sbattete le uova con il formaggio, unite il rafano, il pane a pezzettini, le patate schiacciate e mescolate.
Ungete una teglia con lo strutto (in alternativa usate della carta forno strizzata) per non far attaccare la rafanata lucana alla pentola una volta cotta.
Versate il composto nello stampo, cuocete in forno preriscaldato a 200° per 30/35 minuti
Estraete dal forno solo quando la superficie avrà assunto un colore dorato.
Se vi piace la frittata provate le mie frittatine in stecco, tra le ricette più rifatte del blog.
Ringrazio l’Agriturismo i sapori del Parco di Pietrapertosa che in occasione del Festival CIA dove sono stata ospite come giudice mi ha regalato un pezzetto di rafano locale per fare la rafanata lucana.
Copywright: all photos are mine
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