Vellutata di crusca d’avena
La vellutata di crusca d’avena è una ricetta diversa dalle solite che in genere sono a base di ortaggi, questa invece è fatta con un cereale, l’avena.
L’avena è un alimento che ha molte caratteristiche interessanti; vogliamo scoprirle insieme!?
L’AVENA PERCHE’ E’ IDEALE PER IL FREDDO
Tra le peculiarità dell’avena c’è quella di conferire un apporto proteico che aiuta a fronteggiare le temperature rigide invernali.
Per questo motivo, infatti, in passato i teutonici e gli scozzesi basavano la loro alimentazione sull’avena, anche perchè è una pianta che resiste ai climi rigidi delle regioni nordiche.
Le quantità elevata di fibre che contiene determina una digestione lenta dei carboidrati, ciò è il fattore che consente di produrre energia a lungo termine.
PROPRIETA’ NUTRITIVE DELL’AVENA
L’avena è, nondimeno, un prezioso alleato contro il colesterolo, tanto che la Food and Drug Administration statunitense ha sostenuto i benefici dell’avena quale alimento ipocolesterolemizzante.
E’ indicato anche per combattere il diabete perchè ha un basso indice glicemico.
Inoltre il suo apporto proteico lo rende un valido alimento per vegetariani e vegani i quali, non consumando proteine animali, hanno bisogno di assumerle attraverso gli alimenti naturali.
Le proteine, infatti, sono in grado di approvvigionare amminoacidi, elementi fondamentali per il processo di rinnovamento dei tessuti.
Senza considerare che l’elevata quantità di fibre presente in questo alimento prolunga il senso di sazietà facendo ridurre così la quantità di cibo assunta. Fattore che lo rende un valido alleato per chi è a dieta.
FONTE DELLA RICETTA E RICORDI DI UNA NEOFITA FOOD BLOGGER
La ricetta non è mia ma di una cara amica, Laura Adani, food photographer per professione e food blogger per diletto. Lei è stata il mio mentore nella food photography.
Ricordo che mi presentai da lei con la fotocamera comprata pochi giorni prima e mai usata, con una ingenuità di una scolara alla prima elementare che crede di imparare a leggere il primo giorno di scuola!
Davanti al mio sconforto (più frustrazione direi, mi sembrava di non aver imparato nulla in quel week end), con la sua dolcezza lei mi consigliò “tu inizia a fotografare, fallo con costanza e vedrai”. Seguii il suo consiglio e, di buzzo buono, intrapresi il mio percorso nella fotografia.
Da allora, supportata dalla mia caparbietà e dalla forza di volontà che non mi fa dare mai per vinta, tra crisi e perenne scontento, oggi le mie ricette sono raccontate anche attraverso le foto non più amatoriali come un tempo.
Perfezionista come sono difficilmente sono soddisfatta del risultato, tuttavia se le confronto alle prime (fatte per altro con il cellulare) qualche passetto in avanti credo di averlo fatto, anche se.. ancora c’è da fare.
Nel tempo io e Laura siamo rimaste amiche, sono quei feeling che nascono a prima vista, e quando mi capita di rivederla è sempre una gran gioia.
LA RICETTA
Ho cambiato qualcosa piccola cosa della sua ricetta, ho usato crusca al posto dei fiocchi, latte al posto della panna (si sa che sono incline al light) e mescolato parmigiano e pecorino per dargli una spinta di sapore.
Il risultato è una crema simile al semolino ma più gustosa, se invece non la fate ritirare troppo sarà una vera e propria vellutata.
Provatela e mi direte..
Ingredienti per 2 persone:
Preparazione:
- 90 g di crusca d’avena
- 2 scalogni
- 600 ml di brodo vegetale
- 50 ml di latte intero o parzialmente scremato (o di avena – veg)
- 15 g di parmigiano (vegano per la versione veg)
- 15 g di pecorino (o sostituire con parmigiano veg)
- 1 manciata di gherigli di noci
- 2 rametti di timo
- olio extravergine di oliva
- sale q.b. (se necessario)
Tritate gli scalogni e fateli rosolare con un paio di cucchiai di olio extravergine in una casseruola alta e dal fondo spesso.
Aggiungete quindi il brodo vegetale, coprite con un coperchio e fate andare a fuoco medio fino a quando non inizia a bollire.
A questo punto aggiungete i fiocchi di crusca d’avena, mescolate, abbassate la fiamma e lasciate cuocere a fiamma bassa fino a quando i fiocchi non avranno assorbito il brodo.
Unite il latte (tiepido), i formaggi, qualche fogliolina di timo, mescolate poi con un minipimer a immersione frullate fino a ottenere una crema.
Regolate di sale all’occorrenza (non l’ho messo prima perchè il brodo e i formaggi conferiscono già sapidità alla vellutata).
Impiattate fintanto che è ancora calda.
Completate con una manciata di gherigli di noce prima di servire.
Se volete provare altre ricette con l’avena provate anche questi biscotti con fiocchi di avena e prugne secche, facili, salutari e gustosi.
IL CONSIGLIO DELLA SOMMELIER CON IL VINO DA ABBINARE
I cereali, a causa dell’alto contenuto di amido, hanno un gusto tendenzialmente dolce, che in questa gustosa ricetta viene stemperato dalla sapidità di pecorino e parmigiano.
Il vino che propongo è uno Chardonnay 100% come il Friuli Isonzo Chardonnay DOC, fresco e leggero con una bella nota di mineralità che gli conferisca carattere ma che non copre la delicatezza della pietanza.
Questi vini dal colore giallo paglierino, al naso sono delicati e piacevoli con note fruttate e floreali, al palato risultano vellutati, morbidi, armonici e si abbinano perfettamente a cereali e preparazioni a base di verdure.
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