Passpartout a Borgo Pio
Il termine Passpartout significa chiave che apre diverse serrature, il nome ben si attaglia all’idea del locale.
Con Passpartout, senza rinunciare alla cucina tradizionale, si vuole infatti aprire la strada a diverse esigenze che non siano solo quelle relative ai pasti canonici del pranzo e della cena.
Probabilmente la scelta di questo nome non è stata casuale per la sig.ra Venerina, titolare del ristorante insieme ad altri componenti della famiglia Marchesani. Dal 1982 infatti si occupano di ristorazione gestendo altre tre attività ristorative dedite alla cucina tradizionale romana.
LA LOCATION
Il ristorante è situato tra S. Pietro e Castel S. Angelo, all’intorno di un palazzo della prima metà del ‘500 proprio sotto al Passetto (il complesso murario eretto da Leone IV per difendere San Pietro dai Saraceni) e ha soffitti in legno che richiamano la lontana Roma dei papi.
Il richiamo è pertinente, trovandosi lungo la strada voluta da Papa Pio IV e portata a termine da Papa Gregorio XIII che conduce fino alla porta angelica del Vaticano.
Il locale punta alla trasversalità, si snoda di fatti in quattro sale che consentono di viverlo in diverse ore della giornata e nella forma richiama, in effetti, una vecchia chiave passpartout: un atrio perpendicolare a un corridoio lungo che dall’entrata conduce all’altra parte del locale per finire al giardino esterno.
Una peculiarità sarà, inoltre, la terrazza panoramica che verrà destinata esclusivamente a eventi privati.
LA CUCINA E IL MENU’ DI PASSPARTOUT
Le proposte della cucina sono varie e h 24 e sono incentrate sulla cucina romana e italiana.
Un bancone gastronomia ben fornito di molti prodotti selezionati, specialità e produzione di conserve, liquori e marmellate home made in vendita al pubblico che ben si presta per spuntini gourmet, stuzzichini spezzafame e aperitivo.
Per quanto riguarda la ristorazione, Passpartout spazia della cucina tradizionale romana (carbonara, cacio e pepe, amatriciana, uova al purgatorio), alla selezione di burger anche veggie o insalate ma le peculiarità del locale sono i secondi cotti alla brace con il metodo Josper.
Il Josper è uno strumento di origine spagnola che fonde le caratteristiche del forno
con quelle della griglia, conferendo ai piatti un gusto deciso dal sentori affumicati.
Le portate di carne e pesce (galletto alla diavola, la tagliata di manzo, il trancio di salmone, il collo di maiale porchettato) vengono, quindi, cotte in questo forno a brace.
I dolci, infine, ricalcano quelli della tradizione ma sono rielaborati con un vezzo più moderno.
Anche il pane e grissini (persino nell’originale versione cacio e pepe) sono fatti in casa.
C’è poi un apposito settore beverage fra etichette classiche, birre artigianali e una serie di drink preparati miscelando i prodotti della bottega eventualmente acquistabili.
Completa l’offerta un servizio di caffetteria che oltre a caffè e cappuccino propone tè e tisane.
Qui sopra un collage di alcuni dei piatti presentati durante la press dinner che troverete nel menù.
Ravioli ricotta e limone con pomodorini alla brace e timo (euro 12,00); mezze maniche alla carbonara (euro 10,00) , tentacolo di polpo alla josper con cipolla rossa e peperoncino (euro 16,00 porzione intera, 4 euro assaggio), collo di maiale porchettato con ananas alla brace (euro 12,00).
Passpartout Borgo Pio, 50 – Roma – Tel. 0668134491
Aperto tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle 11.00 all’1.00
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