Vellutata di cavolo cappuccio viola e curcuma
Dal nubifragio che c’è stato lo scorso fine settimana sembra che la pioggia non lasci tregua alla capitale, a tratti fa’ capolino un timido sole ma poi nuvole grigie tornano ad offuscare lo sguardo e rendere il cielo cupo.
Sarà che sono nata all’inizio dell’estate ma il freddo ed un tempo simile lo tollero di malgrado e ne sono influenzata anche un po’ nell’umore, così quando torno a casa dal lavoro in scooter sferzata dal vento o, come ultimamente, dalla pioggia ho solo voglia di qualcosa che mi scaldi e mi consoli.
In queste condizioni comprendo maggiormente l’essenza di ciò che viene chiamato comfort food, un termine di adozione inglese carico di significati che indica quei cibi che confortano, coccolano, consolano, ristorano ma anche la loro capacità di ingenerare un senso di piacere in chi li consuma o d’infondere rassicurazione e talvolta anche una certa nostalgia se sono legati a ricordi che sollecitano emozioni.
Due piccole parole che si prestano ad un così ampio significato..difficile soffermarsi a ragionarci quando siamo davanti ad una bella zuppa che emana calore soprattutto se torniamo a casa quando fuori fa freddo oppure davanti ad un dolce al cioccolato quando abbiamo bisogno di consolazione dopo una giornata particolarmente stressante ed abbiamo solo l’istinto di addentarlo per mettere a tacere quel certo senso d’inquietudine.
Nei mesi più rigidi il mio comfort food sono le vellutate, mi piacciono perché sono buone, perché pur usando lo stesso ortaggio se si variano gli ingredienti si riesce ad ottenere una gamma di sapori diversi e infine, altro fattore per me importante, perché portano in tavola un po’ di colore anche nelle stagioni autunno/invernali più spente.
E’ il colore infatti che mi ha suggerito questa vellutata viola, visto che quella di verza era stata un successo, ho pensato bene di usare questa varietà di cavolo cappuccio dall’aspetto viola (o cavolo verza viola) per realizzarne una variante totalmente vegetariana che ho arricchito con la curcuma, spezia dalle proprietà sorprendenti, e semi di zucca.
Che sia un comfort o semplicemente un healthy (good) food decidetelo voi, qui vi lascio la ricetta per fare questa vellutata delicata, light, dal colore curioso ma dal gusto strepitoso..
60 min | |
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Ingredienti:
- 350 g cavolo cappuccio viola
- 200 g di patate
- 1 porro
- 500 ml di brodo vegetale (1 carota, 1 cipolla, 1 gambo di sedano)
- 2 cucchiaini di curcuma
- semi di zucca q.b.
- 2 cucchiai di yogurt bianco (o di soia)
- olio extravergine d’oliva q.b.
- sale (se necessario)
Preparazione:
Preparate il brodo vegetale mettendo in una pentola 800 ml di acqua la carota, la cipolla e il sedano), ponetela sul fuoco e fatela bollire poi abbassate la fiamma e proseguite la cottura per altri 35/40 minuti poi spegnete e lasciatelo da parte.
Mondate il porro dalle foglie verdi più coriacee e tagliate la parte tenera a rondelle, mettetelo in una pentola capiente con un paio di cucchiai di olio extravergine e fatela appassire, quando sarà diventata trasparente.
Nel frattempo mondate e tagliate a chiffonade il cavolo cappuccio poi pelate le patate e tagliatele a cubetti piuttosto piccoli (circa 1 cm).
Quando il porro sarà appassito aggiungete il cavolo cappuccio e le patate (per ora non salate) fate rosolare qualche minuto girando con un cucchiaio di legno poi coprite il tutto con il brodo tiepido (tenetene da parte un bicchiere) e fate cuocere a fuoco vivace.
Appena inizia a bollire abbassate la fiamma e cuocete ancora per circa mezz’ora aggiungendo verso la fine la quantità di brodo tenuta da parte nel quale avrete disciolto i due cucchiaini di curcuma.
A questo punto assaggiate e regolate di sale.
A cottura ultimata lasciate raffreddare qualche minuto e frullate il tutto con un minipimer oppure con un robot da cucina.
Versate la vellutata nei piatti fondi, o nelle ciotole, e completate con un giro di yogurt bianco (o di soia per una versione veg) ed una generosa manciata di semi di zucca.
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