Angel Food Cake

L’Angel Food Cake è una torta soffice a base di albumi montati a neve con zucchero semolato, poca farina e aromi vari.

Essendo fatto con soli albumi è leggero e adatto anche alla dieta, considerato che un po’ si zucchero per alimentare il cervello è previsto in tutte le diete.

E’ ideale quindi al mattino per dare sprint ed energia per tutto il giorno.

ANGEL FOOD CAKE UNA RICETTA DI FAMIGLIA

E’ il dolce preferito di mia sorella Federica di fatti la maggior parte della vote lo faccio per lei.

Tuttavia la angel food cake ha ancge mia madre come estimatrice che pure lo gradisce molto.

In ogni caso ho deciso di dedicarlo a mia sorella perchè è il dolce che più le si addice perché, nella storia della mia famiglia, lei è stata l’ultimo regalo di un angelo che ha attraversato la terra per lasciarmela in dono.

Un dolce dal colore candido che mi ricorda la purezza e la generosità di animo che la contraddistingue.

Sempre allegra sorridente e pronta ad offrirmi la sua spalla nei momenti più critici senza necessità che glielo debba chiedere.

E siccome è una golosona, io la vizio con ricette golose che la fanno felice come questa.

PERCHE’ SI CHIAMA ANGEL FOOD CAKE e LA SUA ORIGINE

In America l’Angel Food Cake” (il cibo degli angeli) è così chiamato  per via dell’estrema sofficità che caratterizza questa torta.

Anche questa ricetta è ereditata dalla tradizione dolciaria anglosassone (benchè inverosimilmente priva di grassi).ù

L’aspetto è soffice, candido e leggero perché fatta quasi interamente di albumi e zucchero.

Inoltre poichè non ci sono tuorli nè burro nè olio, possiamo senza dubbio definirlo light.

TIPS & TRICKS: I MIEI CONSIGLI SULLA RICETTA

Per la sua perfetta riuscita occorrerà qualche passaggio da piccolo chimico ma non vi spaventate è tutto più semplice di quel che sembra, bisognerà dotarsi di un termometro da cucina per rilevare la temperatura necessaria a pastorizzare gli albumi ed evitare che superando la centigradazione prevista cuociano.

Vi sarà, inoltre, utile la planetaria perché è un macchinario eccellente per quelle masse montate che necessitano d’incorporare aria come questa ma se non l’avete potrete usare anche con le comuni fruste, ci vorrà solo un po’ più di tempo.

Per una perfetta realizzazione di questo dolce sarà necessario utilizzare ciotole e fruste ben pulite e prive di grassi ed occorrerà non lasciar cadere la minima traccia di tuorlo negli albumi

La ricetta originale americana prevede che il docle sia aromatizzato con essenza di vaniglia o di mandorla, io ho preferito questa versione con l’amaretto ma potete sostituirlo con 5 g di una delle citate essenze.

La dose è per uno stampo delle dimensioni 20cmx10cm di altezza.

Per provarlo ecco come realizzare questa versione di Luca Montersino..

Ingredienti per stampo tradizionale grande: 

	25 minuti
	8

• 360 g di albumi a temperatura ambiente*
• 260 g di zucchero semolato
• 150 g di farina 00
• 8 g di cremor tartaro
• 4 g di sale
• 10 g di aroma di mandorla o amaretto di Saranno
• 2 g di buccia di 1 limone bio
• 1 baccello di vaniglia Bourbon

Ingredienti per stampo piccolo da 20 cm:

• 270 g di albumi temperatura ambiente
• 175 g di zucchero semolato
• 115 g di farina 00
• 5 g di cremor tartaro
• 1 cucchiaino di aroma di mandorla
• 1 baccello piccolo di vaniglia
• scorza di 1 limone piccolo (edibile)
• un pizzico di sale

Preparazione:

Iniziate setacciando per ben due volte la farina ed il cremor tartaro questo passaggio aiuterà il dolce a crescere in altezza in cottura.

Dedicatevi ora alla pastorizzazione degli albumi mettendoli a bagno maria, girandoli pian piano e di continuo per evitare che cuociano, fino a quando non avranno raggiunto la temperatura di 45° (avrete bisogno di una termometro da cucina per questa operazione).

Una volta giunti a temperatura toglieteli dal fuoco e versateli nella ciotola della planetaria  (oppure in una ciotola normale capiente se utilizzate lo sbattirore a mano) ben pulita ed iniziate a montarli fino a quando cominceranno a diventare bianchi.

A questo punto, con le fruste ancora in movimento, versateci dentro il cremor tartaro setacciato.

E’ importante che sia unito agli albumi in fase di montatura per dare maggiore stabilità alla spuma di albume) poi lo zucchero semolato un po’ alla volta, l’amaretto e la polpa di vaniglia.

Quando gli albumi avranno raggiunto una consistenza soda spegnete la planetaria (o le fruste) e inserite, a più riprese, la farina precedentemente setacciata, alla quale avrete aggiunto la scorza del limone ed il pizzico di sale.

Incorporatela con movimenti circolari e delicati dal basso verso l’alto per non smontare gli albumi.

Versate ora il composto nell’apposito stampo da Angel o Chiffon Cake ben pulito, livellandolo con la spatola.

[Nota: è importante NON sbattere lo stampo per assestare l’impasto altrimenti l’aria l’aria incorporata si dissolverà]

Mettete lo stampo in forno a 180 °C per 25/30 minuti alla modalità ventilata.

Verificate la cottura con uno stecchino prima si estrarla dal forno.

A questo punto, tolto lo stampo dal forno ponetelo a testa in giù a raffreddare (o su di un collo di bottiglia se avete usato lo stampo per ciambella con il buco al centro).

Questa operazione è importante per consentire al dolce di perdere l’umidità in eccesso e non smontarsi.

Estraete la torta dallo stampo solo quando sarà completamente fredda passando prima un coltellino lungo tutta la circonferenza dello stampo per aiutarla a staccarsi correttamente poi spingete in su la base della teglia per far uscire l’angel cake.

Se invece avete usato lo stampo per ciambella consiglio di rivestirlo prima di carta forno compreso il rialzo centrale, in questo modo sarete agevolati nell’estrarla.

Servitela semplice o cosparsa di zucchero a velo.

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